“Come avere la giusta energia per giocare con il tuo bambino anche se sei sovrappeso e l’attività fisica per te è solo un lontano ricordo.”
Domenica ho portato il mio piccolo al parco, è un bambino di 2 anni pieno di energia e voglia di giocare, come è giusto che sia, non si ferma un attimo.
Figurati che siamo arrivati al parco alle 10 del mattino e dopo tre ore no stop non era ancora stanco. Tra corse, partite a calcio, capriole sull’erba, io nonostante la buona forma fisica ero stravolto.
Davide andiamo a fare pappa??? E lui niente
Davide la mamma ci aspetta….Nienteee
Frase diseducativa di solito efficace: Amore se andiamo via papà dopo pranzo ti compra il gelato.
A quel punto si è fermato un attimo, mi ha guardato quasi tentato di accettare e, con fare strafottente, attratto dalle giostre, dagli altri bambini e dalla bella giornata di sole, ha continuato imperterrito…
A quel punto, io come ogni papà avevo 2 scelte:
- Sguardo fermo ed impassibile, tono della voce autorevole -e non autoritario, come dice mia moglie (IO LA DIFFERENZA NON L’HO ANCORA CAPITA!)- e pronunciare una frase del tipo: “Davide abbiamo giocato, ci siamo divertiti, adesso è ora di tornare a casa.”
- Essere accondiscendente e lasciargli godere un’altra ora di giochi e libertà.
Allora, alla fine, cosa hai deciso???
Senza neanche pensarci troppo, ho scelto la seconda opzione, ho chiamato mia moglie che rassegnata a tardato la preparazione del pranzo…
Nel frattempo, mentre giocavo con il mio piccolo, non ho potuto fare a meno di notare, accanto a noi, un altro papà, mio coetaneo, che cercava, affannando di brutto, di stare dietro al suo piccolo…
Era un uomo distinto, elegante, che, nonostante la giovane età (avrà avuto al massimo 40 anni), sicuramente a causa di mille impegni, si sarà trascurato a tal punto da avere l’efficienza fisica di un sessantenne fuori forma:
- Ad ogni scatto, per seguire il figlio, affannava a tal punto da sembrare una vecchietta che tentava inutilmente di recuperare la sua borsetta scippata dal borseggiatore jamaicano, cugino di Bolt
- I bottoni della sua camicia tentavano inutilmente di resistere alla forza di spinta del suo enorme pancione e non sono sicuro che sarebbero arrivati alla sera poverini…
- Le sue gambette magroline, magroline -che contrastavano in maniera importante con il pancione enorme- tradivano una latitanza totale di attività fisica
- E come se non bastasse ogni tanto si accendeva anche una bella sigarettina per non farsi mancare niente
Insomma un disastro totale: non solo per la scena pietosa, ma anche per la totale incapacità da parte sua di intervenire prontamente a soccorrere il figlio, nel caso in cui il bambino si fosse messo in pericolo. E credimi, mio figlio si mette in pericolo molto spesso…
Mi sono fermato a pensare -sempre tenendo d’occhio il bambino, specifichiamo nel caso legga mia moglie!- a quanto la forma fisica influisca in maniera importante non solo sull’estetica, ma anche sul semplice ma fondamentale diritto di godersi i momenti irripetibili della vita…
Quel papà, al contrario di me -colpa la sua pessima forma fisica- non si stava godendo a pieno una domenica al parco con il figlio…
Gianluca di domeniche ce ne sono tante avrà il tempo di rimettersi in forma…
E’ vero, di domeniche ce ne sono tante, il tempo però, amico mio, passa in fretta e rimandando, rimandando, ti trovi il pargoletto cresciuto, che vuole andare alle festicciole degli altri bimbi. A quel punto, di tempo per giocare col suo papà ne rimarrà davvero poco, visto che in settimana sarai oberato di impegni.
Dopo le prime festicciole, dove almeno hai la possibilità di osservarlo, arrivato alle scuole medie, alle feste, al massimo ti consentirà di accompagnarlo…per un brevissimo periodo, perché poi avrà vergogna di te e, come tutti gli adolescenti, si farà lasciare a tre isolati di distanza dall’arrivo…
Poi….la casa diventerà un punto d’appoggio e il suo papà un Bancomat vivente.
Insomma uno scenario realistico e abbastanza triste secondo me…
Tutto questo è inevitabile per ogni papà…l’unica parte della sua vita che puoi goderti pienamente è quella in cui lui è totalmente dipendente da te e tu sei ancora il suo supereroe.
A questo punto hai due scelte:
- Lasciare che il tempo passi e continuare a non goderti le domeniche con tuo figlio, continuando ad affannare e sperando che cresca in fretta per far passare più velocemente quei momenti che per te invece dovrebbero essere unici e irripetibili.
-
Cambiare subito rotta, iniziare a fare attività fisica e alimentarsi correttamente per poterti godere ogni attimo del tuo prezioso tempo passato col piccolo a giocare.
“La seconda opzione sicuramente, il problema è che sono troppo impegnato, ho provato più volte ad iscrivermi in palestra e puntualmente dopo la seconda volta, non sono riuscito più ad andare.”
Hai ragione, tra andare in palestra, cambiarti ,allenarti 1/2 ore e la doccia ti va via un mare di tempo, e per te che durante la giornata non hai neanche il tempo di fermarti per pranzo dedicare tutto questo tempo alla palestra significherebbe davvero non vedere neanche tuo figlio per la buona notte.
Proprio pensando a chi come te, vuole rimettersi in forma senza togliere ulteriore tempo alla famiglia, ho creato il primo sistema di allenamento per persone, che non hanno più di 1 ora a settimana da dedicare alla cura del proprio corpo, ma vogliono comunque avere un aspetto giovane ed atletico.
Il nome del sistema?
Se hai la motivazione giusta e vuoi cambiare il tuo aspetto, con un impegno di 20 minuti, 2 volte a settimana, FastTraining è il sistema che fa per te…
Quindi se hai poco tempo e vuoi goderti il tuo bimbo, non rinunciando alla forma fisica, manda una mail a info@fasttraining.it con scritto programma Fast Training e sarai ricontattato presto…
Oppure chiama il 3294506360
Ti saluto